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Cosa si pesca in Sicilia? Questa zona è incentrata principalmente sulla traina di fondo alla ricerca di dentici, cernie e ricciole oltre al tonno rosso e tutte le tecniche di pesca possibili anche per la cattura di prede “minori” del Canale di Sicilia quali pagelli, pagri, occhioni, scorfani, sciabola, san pietro, cernie canine, e quanto altro possibile con le tecniche verticali.

Qui le zone di pesca sono varie: si può rimanere nelle vicinanze della bella costa sicula per la ricerca delle prede principali della traina, oppure si può svoltare verso Sud, superare l’isola di Capo Passero, dirigendosi su zone di pesca che vanno dalle 10 alle 40 miglia nautiche, trovandosi in una situazione di piena tranquillità, nel silenzio, lontani dalla terra ferra.

Molte persone non hanno idea di come pescare in Sicilia, le tecniche migliori sono le seguenti:

– drifting al tonno rosso, che qui spesso supera i 150 kg di peso, con la possibilità di catturare pesci spada o lampughe di grossa taglia. Questa tecnica viene effettuata con canne in Top Shot (canne anellate Acid con multifibra in bobina), o canne da Jig munite di mulinelli a bobina fissa, con ancoraggio a profondità che vanno da 80 a 130 mt;
– tecniche verticali (quali slow pitch jigging, inchiku, polpo manovrato, tenya e zoga) con la ricerca di dentici corazzieri, che possono superare facilmente i 15 kg di taglia, o cernie brune e canine di mole oltre a varie prede minori meno sostanziose ma preferite in tavola. Le suddette tecniche vengono effettuate a profondità tra i 60 e i 150 mt, in zone quasi del tutto incontaminate dal pescatore moderno;
– traina di fondo, alla ricerca di dentici, dentici corazzieri, cernie, ricciole e qualche tonno rosso incuriosito dalle esche;
– bolentino, alla ricerca principalmente di occhioni, pagelli, pagri, scorfani, sciabola e come spesso capita, si può incappare nell’attacco di qualche corazziere di media taglia (3-8 kg).

Le imbarcazioni di cui si può usufruire sono un gommone Lomac 760 motorizzato Mercury Verado 300, molto sicuro e stabile in giornate dalle condizioni meteo-marine quasi a limite; è possibile anche l’impiego di un Boston Whaler 27 motorizzato con due Mercury Verado 225, molto ampio e comodo per la pesca e non solo.

Gli alloggi sono gestiti da un gruppo di ragazzi molto professionali che affittano delle comode casette a prezzi contenuti nell’isola di Ortigia a Siracusa (mezz’ora di strada dal porto dove sono ormeggiate le imbarcazioni), dove è possibile ammirare un “museo all’aria aperta” dell’antica e grande Polis greca.

Le canne da pesca impiegate sono molto professionali, prodotte da Ambermax, alcune delle quali (canne da slow pitch) sono state sviluppate in collaborazione con Massimo Sanna. I mulinelli sono per la maggior parte tutti Accurate, tranne alcune eccezioni. Anche le esche artificiali adoperate (prodotte da Talisman Lures) quali blatte per slow pitch, inchiku, tenya e zoga, sono di altissima qualità.