“Certo Lorenzo, ma non sono certo derivati da anatre messicane!!. Sono Germani ormai stanziali con patrimonio genetico differente dall’originario e noterai che spesso i maschi arrivano al kg 1,500 con le zampe arancione opaco, io li chiamo ‘anatroni’ e venatoriamente parlando non mi piacciono per niente. Invece altri germani arrivano ad un peso di Gr 700 o 800, non raggiungono mail il Kg, e hanno un piumaggio invernale molto più lucente del precedente con zampe arancioni e molto lucide, velocità superiore e ali più affusolate. A me questi germani piacciono, saranno quelli originali? Personalmente non ne vedo più!!! Ora son tutti Germanoni!!! Ribadisco il concetto che a me il germano non piace più!”
“Paolo ti ricordi lo scorso anno in Romania e precedentemente in Bielorussia e Estonia? Abbiamo preso germani, pochi ma bellissimi, dai colori sgargianti e molto veloci, forse quelli non hanno ancora subito variazioni del patrimonio genetico?”
“Non lo so e credo sia difficile valutarlo se non a costi elevati, inviando campioni a qualche centro di analisi del DNA, di fatto non so nemmeno se esiste una banca dati da cui trarre valutazioni di confronto, però è vero: erano bellissimi … ma scusa Lorenzo, non riusciamo a tornare in Romania entro la fine di Gennaio? Sembra che quest’anno il gelo vero non sia ancora arrivato e sono presenti ancora molti uccelli. Magari qualche bel germano … Proviamo a sentire Fabrizio che è sempre un ottimo riferimento: se ha disponibilità nei suoi laghi, se non sono ghiacciati, al limite andiamo all’isola Grande di Braila … che dici?”
“Lo chiamo subito!”
Dopo alcune telefonate Fabrizio (nostro fidato collaboratore di caccia alle anatre in Romania), ci informa che i laghi di Batogu e Comaneasca non sono ancora ghiacciati e la presenza di uccelli è abbondante. Chiamati i soliti amici d’avventure Carlo e Dario (titolare di una nota agenzia venatoria, che per amicizia rinuncia ad accompagnare dei clienti a tordi) decidiamo di partire, destinazione Braila: la patria di gioie e dolori per molti cacciatori di acquatici!
Come da nostra consuetudine decidiamo di aggiungere un giorno alla permanenza in Romania, arrivo il 21 Gennaio, il 22 giro di perlustrazione presso le aree di caccia, 23 – 24 e 25 Gennaio caccia alle anatre il 26 rientro in Italia.
Si parte in aereo, anche se spesso per nostra abitudine e piacere di viaggiare in compagnia preferiamo l’auto, perché certe situazioni vanno vissute nella loro completezza, in compagnia di amici che sono il vero valore aggiunto per un viaggio. Come diceva Sant’Agostino “Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina.”
Arrivati, le solite pratiche doganali, i soliti disbrighi burocratici per i fucili ed ecco Fabrizio puntuale a raccoglierci, Hotel Regis a Braila pronto all’accoglienza, depositiamo i bagagli e per non perdere nemmeno un minuto nel primo pomeriggio andiamo a vedere i laghi.
“Fabrizio portaci a vedere i laghi, vediamo come li hai attrezzati da buon cacciatore di Valle!”
“Andiamo… “
Lago Batogu-PLopu-Ianca di modeste dimensioni lungo km 2,500 largo km 1,500 c.a., appostamenti ben curati con cuveggie e botti orbe, fatto anomalo: il ghiaccio non ha ancora fatto sentire la sua presenza come accadeva negli anni precedenti, quindi c’è ancora un ottima presenza di uccelli acquatici con un numero consistente di Germani. Secondo lago, Comaneasca-Urleasca: in questo distretto i laghi son 5, ma quello che per habitat è più idoneo alla caccia ha una dimensione paludosa a canneto lunga circa 6 Km e larga 2, in canali che solcano l’enorme distesa di canne e saltuariamente si aprono a piccoli chiari, ideali per la caccia alle anatre. La presenza di uccelli anche qui è varia, in percentuale maggiore di Germani e Alzavole come normalmente accade in questo periodo dell’anno.
Il giorno successivo, visita agli appostamenti sull’ Isola Grande a Braila. Qui l’accoglienza è sui barconi galleggianti che per anni hanno portato i cacciatori verso le zone all’interno del grande delta, ormai chiuso definitivamente all’attività venatoria, luogo che a molti fa tornare alla mente ricordi indimenticabili.
Girovagando per i vari bracci del fiume e all’interno delle sue anse (visita dagli aspetti naturalistici sempre interessanti) notiamo che per mancanza del freddo il numero di uccelli è inferiore alle aspettative, nonostante questo la decisione è presa: i giorni di caccia li dedicheremo comunque ai laghi.
Siamo in 4, quindi: due capanni. Scatta il sorteggio delle coppie e consueta scommessa.
Sorteggio fatto: Paolo e Carlo contro Dario e Lorenzo. Viste le previsioni meteo, calcolati i venti, sorteggiati i capanni scelti per il giorno successivo. Gli appostamenti: Fabrizio, da buon cacciatore veneto, li ha allestiti ad hoc. A me (Paolo) e Carlo spetta una piccola cuveggia ben posizionata in una punta di canneto al centro del chiaro, a Dario e Lorenzo una botte orba anch’essa al centro di un altro chiaro a circa 1 km da noi.
Scommessa del giorno: 4 scatole di cartucce da 25pz a testa, 1 birra media e un entrecote rigorosamente al sangue accompagnata da patatine fritte. E sulle patatine non si facciano strane allusioni.
Barca stampi attrezzatura, zaino, birra, panini, luce in testa e via …. È l’alba …. momento del mistero
“Carletto vuoi vedere che mi capita un anatrone come quelli che cacciamo da noi nel Vercellese? Ormai li riconosco anche al buio, se sento una femmina cantare con voce roca come l’anatrona della zia Pina scarico il fucile e prendo in mano la telecamera ….”
“E la scommessa?”
“ Ooops… dimenticavo. Meglio evitare di rischiare di pagare le patatine fritte!”
“Vai, vai Carletto: cantano anche le alzavoline … certo che al buio i canti e le sparute ombre creano un ansia d’attesa adrenalinica. Carletto, avendo spesso chiacchierato, discusso, consigliato varie cacce e destinazioni a nostri amici cacciatori credo che comunque, anche avendo la stessa passione, non siamo tutti uguali. Alcune situazioni come quella di oggi, con vento moderato, cielo coperto e cupo, qualche goccia d’acqua a me fanno impazzire: sembra quasi che da un momento all’altro salti fuori dalle nubi un drago invece che le anatre! Per me vale il prezzo del biglietto. Ad altre persone invece mette ansia la pioggia o il suo possibile arrivo e chiamano incazzati per farsi venire a prendere, come se fosse colpa dell’accompagnatore …! Io non potrei mai fare l’accompagnatore perché ad una situazione del genere risponderei ‘Sta a cà Tua!’ (Traduzione- Stai a casa Tua)”
Ore 12:00: di solito si smonta, ma noi no, usciamo a raccogliere i capi abbattuti nella mattinata e rientriamo nella cuveggia. Panino, birra, una mela e di nuovo attenzione al fronte bellico. E gli altri due soci? Sembra non mollino nemmeno loro, alla scommessa non abbiamo messo un termine di durata della caccia, quindi non possono dirci nulla se loro smettono!
Ore 15:30: rimaniamo in appostamento per vedere cosa entra nel chiaro. Non si spara: l’indomani saremo in un’altra postazione a pochi km da qui. Arrivano delle Oche a dormire, Lombardelle e Selvatiche, e.. tho! Anche delle oche Collorosso! Non spariamo, la scelta è solo una: Anatre!
All’incontro con gli altri:
“Quante ne avete fatte?”
“Più di voi sicuramente”
“Non vale! Voi siete rimasti fino a sera al capanno!”
“Potevate farlo anche voi … In ogni caso non abbiamo sparato alla sera, i capi sono stati fatti fino alle 14:30! E voi quanti ne avete fatti? Contali …”
“Carlooo, abbiamo vinto! Ragazzi, consegnate le cartucce e stasera pagate l’entrecote, grazie! Patatine incluse!”
Giorno successivo, ovviamente si rifanno le coppie: io e Dario contro Lorenzo e Carlo.
Scommessa: le solite e canoniche 4 scatole da 25 pz di cartucce e per la cena? La Ciorba?
“A me non piace e non può essere un piatto da scommessa! Mangiatela tu pirla!”
“Allora ognuno deciderà al tavolo ok?”
“Ok!”
Lago differente dal precedente, livello dell’acqua molto più basso (10 – 50 cm), folta vegetazione a canneto ormai secco e giallo per il periodo e distesa d’acqua ampia. Dobbiamo scegliere bene perché oggi c’è più vento, servirà stare al riparo dell’onda!
Prontissimi. Nel silenzio i primi versi delle alzavole mi fan cadere la sigaretta!!! Oops, guanto bruciato, chissà se con il rinnovo dell’assicurazione me ne regaleranno un altro paio, cappellini non ne voglio più!
“Urca che palle di alzavole, ma le hanno messe tutte qua? Dario però se fai tutte queste padelle stasera ci fanno il ‘mazzo’!”
“Sono troppo veloci, la prendo al primo colpo e poi prendono il vento e non le vedi più!”
“Dario anche te sei da Anatroni e paperoni! In italia ti porterò a sparare le anatre dal trampolino, che dopo avergli sparato si buttano nel laghetto davanti a te! Così non è difficile sbagliarle!”
“Vadavialcul!” (Intraducibile)
Oggi il vento è il padrone assoluto, ma la giornata termina alle 14:30 e lasciamo la postazione per evitare inutili disturbi alla cacciata del giorno successivo perché saremo in un altro capanno a solo 1 km di distanza da qui! E gli altri? Anche loro hanno smontato e all’incontro …
“ Lorenzo, quante ne avete fatte? Conta …. Azzz azzz Dariooo Abbiamo perso! Te lo dicevo di stare attento alle padelle! … però, Lorenzo, tornando in barca ho visto che voi avevate un bell’appostamento sotto vento, giravano tutte verso di voi: le vedevo venire nella vostra direzione!”
da buon Veneto mi spara la sua massima: “A Messa, tuti no i pol esser davanti l’altar”(Traduzione: Durante la Messa, non tutti possono restare davanti all’altare.) Zitto e muto … pago la scommessa!
Terzo e ultimo giorno di prese in giro, di battibecchi, di chiacchierate tra amici, e ovviamente di caccia.
Coppie: io e Lorenzo e Carlo con Dario. Scommessa: 4 scatole di cartucce, lucioperca fritto e patatine ….. fritte, caffè dolce e ammazzacaffè! Stesso lago del giorno precedente, ma in altri appostamenti a circa 2 Km, stessa conformazione, stessa tipologia del precedente. Il vento ha girato nella notte e il mio capanno ha il vento in faccia con alle spalle un chiaro più piccolo rispetto a quello frontale al capanno che, riparato dalla vegetazione nel lato sinistro ha un vuoto di vento, l’acqua è calma … vuoi vedere che ci ammazziamo le alzavole?
Una ventina di stampi li metterei anche lì. Quaranta stampi sull’onda frontale controventate in maggior parte alla sinistra del capanno, sotto le canne e 20 alle spalle alla destra del chiarino nella parte calma.
Appostamento botte doppia.
Freddo.
“Cavolo, oggi fa più freddo dei giorni precedenti, speriamo non geli il chiarino, ha l’acqua bassa, è ferma e siamo a -7” Il vento frontale e le ondine che crea non permettono geli il lago a soli – 7 gradi, anche se da previsioni è previsto un innalzamento delle temperature con possibilità di nevischio.
Pronti in silenzio. Le prime ombre canterine e il fruscio d’ali secco sugli stampi. Germani! Quattro botte: presi tutti e 4. Vado a raccoglierli: i 2 maschi bellissimi lucenti e pronti al periodo nuziale, zampe con tonalità di un rosso luminosissimo, peso stimato c.a. 800 Gr. Semplicemente magri, o di qualche sottospecie che da noi non c’è più? Spenno il petto del maschio e noto con piacere un piumino compatto intenso e leggero come cipria, il corpo è grasso, la pelle bianca candida e non gialla come spesso accade da noi. Un germano Vero. O è vero per me? Di fatto è diverso per molti aspetti in struttura fisica e manto.
“Lorenzo cosa ne pensi?”
“Cosa penso? te lo avevo detto che ghe se usei dell’altro mondo qua!”
Vento in aumento che taglia la faccia, branchi di uccelli in chiaro spostamento, compatti, tanti … finalmente arriva il tanto atteso freddo. I branchi di germani son numerosi e spesso, in coda ai gruppi, palle di alzavole.
Belle sensazioni di libertà.
Terminiamo alle 14:00. Oggi il vento ci ha portato tante sorprese nel chiarino alle nostre spalle.
Chissà gli altri? Eccoli.
“Ciao Carlo, come è andata?”
“Paolo non far domande, la ciorba di ieri mi ha tenuto compagnia tutta la mattina!”
“Quindi?”
“… meno male che l’acqua era bassa e con gli stivali riuscivo a raggiungere il canneto!!! Cavolo il prossimo anno avrà una vegetazione rigogliosa!”
“Perdonami, ma dobbiamo contare gli uccelli o abbiamo già vinto solo sulla parola?”
“Paolo questa volta eravate voi nel posto migliore!”
“Dario hai ragione, ma ‘Tuti no pol star a messa vicin al prete!’ ” (traduzione – Non tutti possono ascoltare la messa vicino al prete!).
Termina purtroppo il nostro soggiorno, qualcuno ha dovuto pagare di più per le scommesse, qualcun’ altro di meno … ma nel contesto generale sono sempre l’amicizia e la passione i veri vincitori.
Fortunatamente avremo la possibilità di fare altri viaggi a breve, dopo i Tordi in Grecia a Febbraio, in Aprile ad acquatici in Bielorussia, dove ormai andiamo da alcuni anni. Gli ambienti non saranno gli stessi, le condizioni di caccia saranno molto più favorevoli e soprattutto sarà possibile cacciare le anatre in un periodo del calendario dove in tutto il resto d’Europa c’è silenzio venatorio, marzaiole e fischioni in prevalenza, Germani rarissimi , e quei pochi splendidi uccelli saranno rispettati e non entreranno nei nostri carnieri.